I veri grandi nemici di Hitler erano artisti come Picasso, Chagall, Van Gogh e Matisse, bollati dal nazismo come “degenerati”: le loro opere vennero ritirate dai musei tedeschi, distrutte o vendute, così come furono messe al bando la letteratura, la musica e l’architettura non in linea con il regime. A partire dalla mostra del Musée Picasso di Parigi, il documentario ripercorre questo attacco ideologico attraverso filmati rari, opere censurate e testimonianze di curatori, storici, sociologi e psicanalisti.
Così vicine e così lontane… le cime dei Balcani distano poche centinaia di chilometri dalle Alpi, ma sono il cuore di una realtà umana e ambientale molto diversa da quella alpina, un luogo punteggiato da piccoli paesi dove, accanto ai minareti delle moschee musulmane, sorgono i campanili delle chiese cattoliche e le cupole di quelle ortodosse, e dove l’Europa acquista colori e sapori d’oriente. Enrico Mosetti, Guida Alpina e scialpinista, decide di trasformare in realtà un sogno a lungo cullato: realizzare la prima traversata con gli sci del massiccio dello Sharr o Scardus, al confine tra Kosovo e Macedonia. Con lui la sciatrice, fotografa e filmamaker Elisa Bessega, lo snowboarder Matteo Sarto e Lorenzo Barutta, anch’egli amante delle discese con la tavola oltre che esperto filmmaker.
Protagonista è Lucia, una ragazza dall’animo particolarmente sensibile che canta nel coro di una scuola cattolica. In un contesto fatto di regole, silenzi e aspettative, Lucia si ritrova ad affrontare per la prima volta domande profonde e scomode: a chi appartiene il mio corpo? Come si imparano le regole del cuore e della vita? Attraverso le interpretazioni autentiche di Jara Sofija Ostan e Mina Švajger, il film mette in scena con delicatezza e forza la scoperta della sessualità, i conflitti interiori e le dinamiche sociali che accompagnano la crescita.